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Gli ambienti di Palazzo Besso

Sala del Consiglio
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Sala del Consiglio

L’odierna Sala del Consiglio, collocata di fronte alla chiesa delle Santissime Stimmate, è nota anche come Salone Rosso, dal colore delle stoffe alle pareti dei primi anni del Novecento, e ancor prima, al tempo del cardinale Paravicini, come Galleria Nuova.

La Sala è importante per la presenza delle più antiche testimonianze artistiche del palazzo: il monumentale soffitto ligneo a cassettoni dipinto con motivi floreali e con al centro lo stemma Strozzi-Majorca e gli affreschi del fregio del pittore viterbese Tarquinio Ligustri, venuti alla luce nel 1985 durante i lavori di restauro, sotto il danneggiato fregio a tempera di Giacinto Calandrucci. Del fregio barocco, interamente fotografato prima della rimozione, rimangono a memoria solo due testine di putti e parte di una decorazione di conchiglie.

Oggi quindi si possono ammirare lungo le quattro pareti della Sala del Consiglio gli affreschi del Ligustri: intelaiature architettoniche con balaustrate e telamoni alternati a quadri in cui sono inseriti paesaggi con scene di monaci, nicchie con i simboli delle virtù cardinali e teologali, animali e uccelli, dipinti a secco, sui palchetti o svolazzanti nei cieli ed in un angolo il cigno, simbolo araldico della famiglia Paravicini.

Sopra allo splendido camino al centro della stanza, il busto di marmo antico su basamento di una nobile donna romana del II secolo d.C.. Il busto, ritrovato negli scavi condotti a piazza Venezia nel 1902 per la realizzazione del Vittoriano, fu donato dalle Assicurazioni Generali a Marco Besso per il raggiungimento della carica di presidente.

Sala del Consiglio
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SALA DEL CONSIGLIO
galleria immagini

gli affreschi da vicino
Sala del Consiglio
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Salone Rosso stemma soffitto
La particolare impostazione prospettica del fregio con le file di colonne scorciate in profondità e i palchetti crea l’illusione di uno spazio più grande. Nei lati lunghi nelle nicchie da un lato le virtù cardinali dall’altro le virtù teologali e l’allegoria della religione, nell’angolo del fregio il cigno simbolo araldico della famiglia del cardinale Paravicini committente dell’opera ..sopra al tavolo la scultura in bronzo, Il Belisario di Antoine - Denis Chaudet (sec. XVIII-XIX)
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